Nel
cuore dei monti Prenestini, la grotta di Bellegra è
probabilmente la cavità non turistica più facile del
Lazio. L'itinerario proposto si snoda lungo più di un
chilometro di galleria percorsa da un ruscello, con
difficoltà minime dovute alla presenza di fango
all'entrata, al buio naturale del mondo ipogeo e ad
alcuni punti più stretti ma pur sempre comodi. La
visita, non mediata da impianti di illuminazione,
passerelle ed effetti scenici, rende possibile una
lezione di genesi e biologia dei sistemi carsici dal
vivo. Si tratta di un avvicinamento alla speleologia
possibile a tutti, in ogni periodo dell'anno.
L'escursione richiede un abbigliamento adeguato
(all'interno della grotta la temperatura è costante
intorno ai 7-8 gradi) e stivali di gomma.
Si
tratta di una risorgenza di grande dimensioni ubicata a
ridosso dei monti Ernici nell’appennino centrale,
caratterizzata da una successione di cavità di notevoli
dimensioni, ricche di concrezioni, che presenta uno
sviluppo più in senso orizzontale che verticale ed è
percorsa da una sorgente sotterranea.
Posizione
di ingresso e avvicinamento
Per
raggiungere la grotta si procede in direzione Subiaco, e
poi in direzione Roiate fino ad incontrare delle
segnalazioni che indicano la strada sterrata da
percorrere per raggiungere l’imbocco.
Geologia
- Dislivello - Lunghezza - Periodo
Tutta
questa regione è ricca di fenomeni carsici che incidono
profondamente i massicci calcarei presenti. La
morfologia della grotta, data dalla erosione e
corrosione, si alterna a fenomeni di crollo anche di
notevole entità.

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